Weekly Playlist N.20 (2021)

 

Anziché passare le serate al pub con una birra in mano a discutere di quanto spacchino i quattro dischi scelti da Pagan Storm Webzine come il top di gamma nel mese di aprile, l’isolamento mentale ormai saldo nella psiche del famigerato popolo del web ha imposto come argomento di conversazione sì la musica, contorniata però dalle polemiche su qualche attività ricreativa per via nasale e, che ci crediate o no, la ripresa dell’eterna querelle tra Italia e Francia. Ad onor del vero Darkest Past ci ricorda invece che sono pur sempre passati quindici anni dal 2006, ergo ci sta pure riaprire certi vecchi contenziosi specie in avvicinamento ai primi di luglio – eppure, a noi eremiti dell’internet è sempre piaciuto il rumore dei cuginetti in blu soprattutto se inciso nel 2011, annata tanto prolifica da essere divenuta ad oggi la più approfondita nella nostra rubrica dedita agli anniversari. Ad incrementare il distacco ci ha pensato proprio l’amata/odiata Francia, la quale in settimana ci ha offerto due ricorrenze decennali che il buon Kirves non si è fatto scappare, mandando virtualmente in stampa due scritti d’alto profilo in onore alle due opere che oggi formano in playlist una fantastica cornice dal profumo di camembert opportunamente putrefatto; difficile infatti associare qualcosa di gradevole alle esalazioni di morte pura prodotte dai Deathspell Omega, figurarsi poi se senza alcun preavviso partono gli oltre venti minuti di “Diabolus Absconditus”, EP monotraccia riproposto per intero a completamento del sontuoso articolo redatto per i suoi dieci anni tondi dall’uscita singola. Il malessere allora serpeggiante per le rues d’Oltralpe non poteva del resto essere del tutto racchiuso in questo lavoro piccolo fuori ma grandissimo dentro, e ben conscio del suo dovere civico fu così il visionario Famine a sfogare ne L’Ordure À L’État Pur” tutta la più malata poetica dei suoi Peste Noire, riveduta dopo dieci anni di scorribande e giunta alla sublime catarsi di “La Condi Hu”: vi sia in sala qualche miscredente ancora scettico sul più grande autore di metallo nero al di là delle Alpi Graie, si faccia una cultura in merito e poi faccia del suo meglio per trattenere i lacrimoni.
Nell’attesa di scoprire cosa ci riserverà lo scalzacani di Avignone sul prossimo full-length Le Retour Des Pastoureaux” fuori il primo di settembre (e nella speranza che le sue bravate da vero duro non gli comportino troppo tempo speso nelle patrie galere come si vociferava…?), i restanti otto brani selezionati questo giovedì compongono un’utilissima copertura su alcune delle uscite da non perdere durante l’estate, la quale si preannuncia tutt’altro che il periodo di transizione solitamente tanto temuto dai blackster col pallino dell’attualità – noi inclusi. Prima di iniziare a palla di fuoco col maggio ancora in corso non ci è però possibile non tornare nuovamente su VII – Kenoma”, già disco del mese e non solo ma ora anch’egli passato al setaccio dalla fluviale recensione appositamente dedicatagli ed edita ieri; che i tedeschi Fyrnask fossero un nome da tenere a portata di udito era chiaro da almeno un lustro, e se i turisti del Black Metal non ci hanno ascoltato allora vuol dire che “Sjóðandi Blóð” ce la godremo da soli, come forse è meglio che sia.
Qualora foste amanti delle avanguardie, piuttosto che qui a leggere dovreste essere in giro per la rete o ancor meglio a casa a riempirvi cuore e timpani di ottima musica, dal momento che le composizioni articolate non sono mancate nemmeno a maggio come dimostrano Har” e Zwart Vierkant”, entrambi già disponibili integralmente ed entrambi accolti a braccia aperte dai membri dello staff più inclini alle stramberie: i romeni Dordeduh li aspettavamo e non sembrano aver deluso, tanto che la dozzina abbondante di minuti chiamata “Timpul Întâilor” è l’ultima chiamata per chi volesse salire sul carro prima di quando ci sarà da parlarne in termini entusiasti; i neerlandesi Grey Aura invece ci hanno sorpreso col loro caos ordinato, espressione quantomai abusata ma che è davvero l’unica a venire in mente durante il trip onirico “De Onnoemelijke Verleidelijkheid Van De Bezwijkende Deugd”, titolo che insieme alla coloratissima copertina non potrà che attrarre come falene i fanatici delle proposte più audaci. Mentre tali creature rimangono al riparo dagli occhi del pubblico mainstream grazie alla loro imprevedibile natura, le attenzioni della stampa se le sono accaparrate i Seth con l’apparentemente trionfale ritorno di nome La Morsure Du Christ”, riverito un po’ ovunque come ci si poteva aspettare da un’operazione nostalgica di questi tipo per di più non sorprendentemente griffata Season Of Mist. La redazione in ogni caso non condanna totalmente l’hype intorno al monicker francese, ma anzi rivedere nel 2021 una cattedrale in fiamme mentre l’inno “Métal Noir” si spegne in quel finale a dir poco toccante fa effettivamente soltanto bene all’anima.
Procedendo poi con la nostra occhiata al calendario delle imminenti pubblicazioni torniamo su territori alquanto sofisticati, ossia quelli che verranno esplorati a partire dal 25 giugno dai White Ward a bordo dell’EP Debemur Morti”, la cui title-track è stata diffusa come anteprima: non che agli ucraini sia mai difettata la personalità, ma noialtri ci sentiamo di prevedere che la duecentesima release dell’omonima etichetta transalpina potrebbe essere un nuovo punto di partenza per questo superbo act. A destare tuttavia la nostra attenzione, a maggior ragione se consideriamo il precedente della scorsa estate, è la discreta mole di album interessanti che verrà messa sul mercato il prossimo luglio, mese che accontenterà a prescindere dalle tendenze personali qualsiasi appassionato con abbastanza tempra da sapersi gustare un bel dischetto sotto il proverbiale ombrellone; a controbilanciare difatti le affascinanti partiture intimistiche dei Felled avremo una coppia-che-scoppia a base di ortodossia finnica sempre affidabile contorniata però da bordate sospese tra sinfonia ed impatto: dicevamo prima di quanto ci piaccia l’odore del napalm sui luoghi sacri, e se anche voi avete il cuore tenero per queste immagini un poco retrò allora avrete ben evidenziata sul calendario il 9 luglio, in modo da non arrivare tardi all’appuntamento con i Marras ed il loro sophomore record (così li chiamano gli esperti – non le facciamo noi le regole, capito?) Endtime Sermon”, e visto il giro di cui parliamo magari nemmeno serve il pur buon singolo “Shadows Upon The Sacred Land” a convincere la platea. Serviva invece come il pane una “Forbidden Equations Deep Within The Epimethean Wasteland”, traccia che in manco cinque minuti è riuscita a farcela prendere bene per un prodotto di Napalm Records con copertina sgargiante e dentro Chris Bowes – e possiamo assicurarvi che non è poco. Battute a parte il consiglio è di cerchiare in rosso pure il venerdì successivo, quando i Wizardthrone esordiranno con Hypercube Necrodimensions” sorprendendo auspicabilmente anche i diffidenti come noi grazie all’impeccabile scrittura, stile e suono dei due pezzi finora rilasciati, e con buona pace della solita estetica fumettosa ormai d’obbligo presso il blasone austriaco. E siccome a questo punto vale più o meno davvero tutto, come leccornia finale da sottoporre ai vostri palati raffinati ci sono addirittura Rob Darken e i suoi Graveland appena usciti dallo studio col nuovo Hour Of Ragnarok”, il quale aprirà le porte all’ultima battaglia (?) il prossimo 9 agosto. Da queste parti è forse noto che non siamo proprio i maggiori estimatori dell’imbronciato polacco in armatura, eppure la sorprendentemente valida “The Wolf Of Twilight” ci ha lasciati soddisfatti abbastanza da comparire in scaletta subito prima dei compagni di malefatte Peste Noire, per un inizio d’autunno -come direbbe qualcuno- gagliardo ed intollerante.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Deathspell Omega“Diabolus Absconditus” (from Diabolus Absconditus” (EP), Norma Evangelium Diaboli 2011)

2. Fyrnask“Sjóðandi Blóð” (from VII – Kenoma”, Ván Records 2021)

3. Marras“Shadows Upon The Sacred Land” (from Endtime Sermon”, Spread Evil Productions 2021)

4. Dordeduh“Timpul Întâilor” (from Har”, Prophecy Productions 2021)

5. Grey Aura“De Onnoemelijke Verleidelijkheid Van De Bezwijkende Deugd” (from Zwart Vierkant”, Onism Productions 2021)

6. White Ward“Debemur Morti” (from Debemur Morti” (EP), Debemur Morti Productions 2021)

7. Seth“Métal Noir” (from La Morsure Du Christ”, Season Of Mist Records 2021)

8. Wizardthrone“Forbidden Equations Deep Within The Epimethean Wasteland” (from Hypercube Necrodimensions”, Napalm Records 2021)

9. Graveland“The Wolf Of Twilight” (from Hour Of Ragnarok”, Inferna Profundus Records 2021)

10. Peste Noire“La Condi Hu” (from L’Ordure À L’État Pur”, La Mesnie Herlequin 2011)

Michele “Ordog” Finelli

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